Come fare 231 – Come effettuare un audit interno relativo alla prevenzione dei reati afferenti la sicurezza del lavoro – parte 2 – Il piano di audit

In questa seconda parte vediamo come deve essere strutturato il piano di audit 23 relativo alle verifiche dei reati presupposto sicurezza del lavoro

1. Preparazione dell’Audit

Obiettivi dell’Audit: Definire gli obiettivi specifici, come la verifica della conformità alle normative sulla sicurezza del lavoro, l’efficacia del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOGC) e l’identificazione di eventuali aree di rischio.

Team di Audit: Assegnare un team di audit con le competenze appropriate, inclusi esperti in materia legale, di sicurezza del lavoro e di processi interni.

Piano e Tempistiche: Stabilire un calendario dettagliato delle attività di audit, inclusi incontri preliminari, revisioni documentali, interviste, ispezioni sul campo, e la redazione del report finale.

Check-list verifiche documenti e flussi informativi sicurezza del lavoro per Organismo di vigilanza D.lgs 231/01

2. Revisione Documentale

Politiche e Procedure: Esaminare le politiche, le procedure e i documenti relativi alla sicurezza sul lavoro e al MOGC per assicurarsi che siano aggiornati e conformi alle normative vigenti.

Formazione e Comunicazione: Verificare i programmi di formazione e le comunicazioni relative alla sicurezza sul lavoro per assicurarsi che il personale sia adeguatamente informato e formato.

Precedenti Audit e Incidenti: Analizzare i report di precedenti audit e gli incidenti registrati per identificare eventuali tendenze o aree di rischio ricorrenti.

3. Valutazione sul Campo

Ispezioni sul Posto di Lavoro: Condurre ispezioni fisiche nelle varie aree di lavoro per valutare la conformità con le procedure di sicurezza e identificare potenziali pericoli.

Interviste: Intervistare una selezione rappresentativa di dipendenti, inclusi lavoratori, manager e responsabili della sicurezza, per ottenere feedback sulla percezione della sicurezza e sull’efficacia delle misure adottate.

Verifica dei Dispositivi di Sicurezza: Controllare l’adeguatezza e il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e delle attrezzature di sicurezza.

4. Analisi dei Risultati

Identificazione delle Non Conformità: Elencare e descrivere le non conformità riscontrate rispetto alle normative e ai requisiti interni.

Valutazione dei Rischi: Utilizzare i dati raccolti per valutare i rischi associati alle non conformità e alle altre vulnerabilità identificate.

Raccomandazioni: Sviluppare raccomandazioni pratiche per affrontare le non conformità, mitigare i rischi e migliorare il sistema di gestione della sicurezza.

5. Report e Follow-up

Redazione del Report di Audit: Compilare un report dettagliato che includa gli obiettivi dell’audit, la metodologia, le constatazioni, l’analisi dei rischi e le raccomandazioni.

Presentazione alla Direzione: Presentare i risultati dell’audit alla direzione e ad altre parti interessate, enfatizzando le aree critiche e le azioni correttive raccomandate.

Piano d’Azione: Lavorare con i responsabili dei vari settori per sviluppare un piano d’azione che includa scadenze specifiche per l’attuazione delle raccomandazioni.

Monitoraggio e Verifica: Stabilire un meccanismo di monitoraggio e verifica per assicurarsi che le azioni correttive siano implementate efficacemente e nei tempi stabiliti.

Un piano di audit strutturato come quello descritto può aiutare un’organizzazione a identificare e mitigare i rischi relativi alla sicurezza del lavoro, garantendo al contempo la conformità con il D.Lgs 231/2001 e migliorando continuamente le pratiche di sicurezza.