5 Errori da Evitare nell’Aggiornare il Modello 231 all’Art. 25-undevicies – Reati contro gli Animali

Kit aggiornamento Modello 231 – Art. 25-undevicies D.lgs. 231/2001 – Reati contro gli animali

L’introduzione dell’art. 25-undevicies nel D.lgs. 231/2001 ha esteso la responsabilità amministrativa degli enti a nuovi reati: quelli contro gli animali. Un aggiornamento tempestivo e accurato del Modello 231 è essenziale. Tuttavia, molte organizzazioni commettono errori che ne compromettono l’efficacia e l’adeguatezza. Ecco i 5 errori più comuni da evitare.


1. Limitarsi ad aggiungere una clausola generica nella Parte Generale

Errore: Inserire una semplice nota nella Parte Generale, senza integrare una Parte Speciale dedicata, dettagliata e strutturata.
Soluzione: Occorre predisporre una Parte Speciale che identifichi le attività sensibili, individui i soggetti coinvolti, descriva le misure di prevenzione e le modalità di controllo specifiche.


2. Non effettuare una mappatura dei processi aziendali esposti al rischio

Errore: Ritenere che l’attività dell’ente sia “lontana” dal tema della protezione animale e non effettuare una valutazione concreta dei processi a rischio.
Soluzione: Utilizzare una checklist di autovalutazione per verificare se l’ente, direttamente o tramite terzi, opera in settori che potrebbero coinvolgere animali (es. logistica, appalti, eventi, ricerca, smaltimento sottoprodotti, ecc.).


3. Dimenticare la formazione e sensibilizzazione del personale

Errore: Aggiornare formalmente il Modello senza coinvolgere i dipendenti o i soggetti operativi nella comprensione dei nuovi rischi.
Soluzione: Erogare informative interne, prevedere sessioni formative dedicate e diffondere contenuti pratici sull’impatto dei reati contro gli animali sull’organizzazione.


4. Non aggiornare il sistema disciplinare e i contratti con i terzi

Errore: Lasciare invariati i documenti interni (codice etico, disciplinare) e i contratti con fornitori, appaltatori o partner che possono gestire animali.
Soluzione: Aggiornare le clausole contrattuali per prevedere l’obbligo di conformità all’art. 25-undevicies e includere sanzioni interne in caso di violazione delle nuove misure.


5. Tralasciare la formalizzazione da parte dell’Organismo di Vigilanza (OdV)

Errore: Apportare modifiche al Modello senza coinvolgere formalmente l’OdV o senza verbalizzarne la valutazione e approvazione.
Soluzione: Redigere un verbale dell’OdV che certifichi l’analisi della nuova fattispecie, la valutazione dei rischi e la condivisione delle misure adottate. Questo passaggio è fondamentale per dimostrare l’effettiva adozione del Modello.