Le recenti modifiche al D.Lgs. 231/2001: novità e aggiornamenti necessari per i Modelli Organizzativi
I primi sei mesi del 2025 hanno visto diverse modifiche rilevanti al D.Lgs. 231/2001, che hanno impattato significativamente il catalogo dei reati presupposto, modificando alcune norme già esistenti e introducendo nuove fattispecie.
Nell’ambito dell’attività di costante aggiornamento e revisione dei Modelli Organizzativi aziendali, diventa cruciale monitorare queste novità normative e valutare attentamente l’efficacia e l’adeguatezza dei presidi adottati dalla società.
In particolare, con la Legge n. 80 del 9 giugno 2025 (conversione del decreto-legge n. 48 dell’11 aprile 2025, noto come Decreto Sicurezza), sono state apportate modifiche sostanziali a reati già contemplati nel “catalogo 231”.
Tra le novità più significative vi è l’introduzione del nuovo articolo 270 quinquies.3 del codice penale, denominato “Detenzione di materiale con finalità di terrorismo”, che è entrato a far parte dei reati presupposto previsti dall’art. 25-quater del D.Lgs. 231/2001, dedicato ai “Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico”.
Ulteriore ampliamento riguarda l’art. 435 c.p. “Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti”, anch’esso incluso nei reati presupposto elencati all’art. 25-quater del D.Lgs. 231/2001.
In aggiunta, il D.Lgs. 81 del 12 giugno 2025 ha apportato modifiche all’art. 88 del D.Lgs. 141/2024, relativo alle “Circostanze aggravanti del contrabbando”, inserendo tale fattispecie tra i reati presupposto dell’art. 25-sexiesdecies del Decreto 231.
Sul fronte della sicurezza sul lavoro, il nuovo Accordo Stato-Regioni, entrato in vigore il 24 maggio 2025, ha introdotto importanti modifiche nelle attività di formazione obbligatoria, unificando la normativa e intervenendo su aspetti chiave quali la progettazione dei percorsi formativi, la verifica dell’apprendimento, le modalità di erogazione, la durata e gli aggiornamenti.
Introduzione dei reati contro gli animali
A partire dal 1° luglio 2025, è stata ampliata ulteriormente la portata del Decreto 231 con l’introduzione dei “Delitti contro gli animali” tramite l’articolo 25-undevicies del Decreto stesso, grazie alla Legge n. 82 del 6 giugno 2025.
I nuovi reati che entrano a far parte del catalogo 231 sono:
- Art. 544 bis c.p. “Uccisione di animali”
- Art. 544 ter c.p. “Maltrattamento di animali”
- Art. 544 quater c.p. “Spettacoli o manifestazioni vietate”
- Art. 544 quinquies c.p. “Divieto di combattimento fra animali”
- Art. 638 c.p. “Uccisione o danneggiamento di animali altrui”
Pertanto, è fondamentale per le imprese assicurare una tempestiva revisione dei propri Modelli Organizzativi al fine di mantenere una efficace gestione del rischio di commissione di tali reati e garantire la piena conformità normativa.